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Sbiancamento dentale

11° Puntata

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Dott. Stefano Daina - Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica
Oggi parleremo dello sbiancamento dentale, ossia un trattamento estetico mini invasivo, che permette al paziente di avere un sorriso più brillante, denti più chiari e quindi un viso più gradevole.
La paziente, alla quale andremo a eseguire lo sbiancamento dentale, rappresenta tutti i requisiti necessari per poter ottenere buoni risultati e, quindi, essere sottoposta a questo trattamento estetico. Non presenta otturazioni estetiche: l'agente sbiancante, infatti, agisce solo sul dente naturale, e qualora il dente presenti delle ricostruzioni, tali ricostruzioni non verranno sbiancate.
Ci accingiamo, tramite una scala colori, a valutare qual è il colore di partenza dei denti della nostra paziente, in modo da apprezzare la qualità dello sbiancamento tra il pre-trattamento e il post-intervento.
Questo è il colore di partenza.
Inizieremo isolando i tessuti molli, ossia le labbra e le gengive, per evitare che l'agente sbiancante possa andare a irritare o avere un'azione caustica sulle labbra.
Andremo ora a isolare le gengive utilizzando una diga di gomma liquida, che verrà indurita con una lampada polimerizzante, e iniziamo a applicare il prodotto, che come noterete è liquido e indurisce immediatamente grazie alla luce fotopolimerizzante. Stiamo terminando l'isolamento delle gengive e poi inizieremo a applicare l'agente sbiancante. Dobbiamo andare a proteggere la lingua utilizzando un paralilingua.
Iniziamo ora l'applicazione dell'agente sbiancante e lo attiviamo utilizzando un catalizzatore.

Viene miscelato per circa 30 secondi e, una volta applicato, viene posizionato delicatamente e con cura sul dente.
È importante sottolineare che non ha un'azione abrasiva: è ossigeno che si lega a questi pigmenti e che li neutralizza, quindi rendendoli bianchi. È un trattamento reversibile, cioè sta a significare che, all'incirca dopo due anni dal trattamento, tenderà a tornare del colore d'origine.
Sono trascorsi 20 minuti dall'applicazione dell'agente sbiancante. Ora andremo a rimuoverlo e a rimuovere gli isolanti dei tessuti molli.
Come avete visto, partivamo da un colore A3, che era il terzo colore della scala: il nostro dente è ancor più chiaro rispetto all'A2. Siamo passati da un A3 a un A1. Non potevamo ottenere il risultato migliore.
Al termine del trattamento, applicheremo il fluoro in modo da rimuovere quella che è la sensibilità del dente. Va infatti sottolineato che uno degli effetti collaterali, almeno iniziali, in alcuni casi, è una sensibilità che si va a attenuare nell'arco di poche ore, utilizzando le mascherine trasparenti, al cui interno troviamo l'agente desensibilizzante.
Vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione. Saluto la nostra paziente e vi attendo per il nostro prossimo incontro.